Il branzino Aquanaria è stato molto presente nella seconda semifinale di Emergente chef 2024 svoltasi il 3 e 4 ottobre nell’Università dei Sapori di Perugia, in Italia. La prima semifinale si è tenuta a Villa Terzaghi (la scuola di cucina diretta da Carlo Cracco). Emergente chef, creato e promosso da Luigi Cremona, è uno dei concorsi più prestigiosi della gastronomia italiana.
Aquanaria, impresa leader del settore dell’acquacultura destinata all’alta gastronomia, esporta i suoi branzini in più di 25 paesi in tutto il mondo. , questo pesce arriva tutti i giorni in aereo sempre fresco da Gran Canaria ai migliori ristoranti di paesi come l’Italia. Tra i suoi grandi estimatori si distinguono i giovani chef che condividono con l’impresa valori come la sostenibilità e l’attenzione agli ambienti marini.
GIOVANI CHEF ITALIANI DI SPICCO HANNO CUCINATO CON IL BRANZINO AQUANARIA
Il premio Emergente chef prevede due semifinali: una tra gli chef del sud del paese (anche Aquanaria era presente), e l’altra seleziona i 4 finalisti del centro-sud. Gli 8 classificati (non devono superare i 30 anni), si daranno appuntamento all’inizio del prossimo anno nella finale che avrà luogo nella prestigiosa scuola di cucina ALMA. Da questo concorso, che si svolge da quasi 20 anni, sono usciti molti chef saliti poi alla ribalta negli ultimi anni in Italia. Ogni semifinale si svolge in una scuola di cucina. In questo caso si trattava della prestigiosa Università dei Sapori di Perugia, in Umbria, terra di buoni prodotti gastronomici tra cui si distinguono tartufo e olio. La giuria è composta da circa 20 esperti, tra cui critici gastronomici, mezzi di comunicazione e cuochi. Oltre al premio Emergente chef si svolge anche Emergente pizza.
Il giorno 4 i cuochi partecipanti avevano come ingrediente obbligatorio il branzino Aquanaria. In 4 ore dovevano elaborare le proprie ricette e preparare le degustazioni per tutti i membri della giuria, nonché spiegare lo sviluppo e il fondamento delle ricette. Il branzino si poteva degustare anche crudo nell’angolo predisposto nell’esclusiva zona espositiva allestita nell’università.
CHEF CONCORRENTI E LE LORO PROPOSTE PER IL BRANZINO
La competizione è iniziata con Elia Migliucci del Ristorante Radici dell’Hotel Borgo La Chiaracia con la sua ricetta Branzino Aquanaria, lenticchie e pomodori acerbi. Una proposta molto saporita e con un interessante contrasto tra le lenticchie e l’acido del pomodoro sottaceto. Il secondo concorrente era Gabriele Fazi di Ada gourmet con il suo Assoluto di branzino, con il branzino marinato come protagonista. Segue Youssef Bouafia di Priori Secret Garden e la sua rinfrescante Terrina di branzino e alga nori. Il quarto protagonista è stato Andrea Astolfi del Convivial Restaurant con un Branzino marinato e paté di fegato, svelando la prelibatezza gastronomica del fegato del branzino Aquanaria. E come nella migliore tradizione italiana, una ricchissima proposta di pasta è stata presentata da Antonio Sarnataro di Giulia Ristorante. Il sesto candidato era Giuseppe D’Alessandro di Banco_12, che con il suo saporito Branzino e insalata di alghe ci ha fatto viaggiare in fondo al mare. Infine la proposta più tecnica è giunta da Francesco Maria Brunori, del Ristorante Reale*** di Niko Romito con il suo Branzino Aquanaria e aglio Rossi di Sulmona.
Tutti i concorrenti hanno presentato proposte interessati. Possiamo dire che oggi due aspetti interessano particolarmente gli chef, ovvero la sostenibilità e la valorizzazione integrale, nonché gli sviluppi tecnici e creativi possibili con il branzino senza perdere il rispetto per il prodotto. La proclamazione dei vincitori si è svolta nell’ Aula magna della Facoltà di Scienze Agricole, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Perugia nell’ambiente incomparabile del complesso monumentale di San Pietro. Antonio Saranataro e Francesco María Brunori sono arrivati in finale.
IMPEGNO DI AQUANARIA
Questo concorso riunisce tutti gli ingredienti che valorizziamo in Aquanaria: gli chef del futuro, un approccio molto gastronomico e la scommessa sulla sostenibilità. Ma soprattutto ci piace che venga propiziato un ambiente amichevole, di sana concorrenza il cui obiettivo, come dice Luigi Cremona, è creare una comunità. Perciò crediamo che si tratti di un’ottima vetrina per il posizionamento del branzino Aquanaria in Italia.
0 commenti