Roma ha ospitato i giovani partecipanti alla semifinale di #EMERGENTECHEF2025 per la selezione centro-sud d’Italia che si e’ tenuta presso il centro educativo ELIS l’1 e 2 ottobre. EMERGENTE CHEF si afferma come uno dei concorsi gastronomici più prestigiosi d’Italia. Il suo ideatore e promotore è il noto critico gastronomico Luigi Cremona.
Aquanaria è l’azienda pioniera nell’acquacoltura marina in Spagna. I branzini vengono allevati nelle acque fredde e ossigenate dell’Oceano Atlantico nell’isola di Gran Canaria. Condizioni ideali per ottenere esemplari di grandi dimensioni con caratteristiche organolettiche eccezionali. In questo modo, è possibile fornire anche ai ristoranti più esigenti un prodotto di qualità costante per tutto l’anno. Attualmente, Aquanaria, è presente nei ristoranti più prestigiosi di oltre 29 paesi. Il suo obiettivo e’ quello di rappresentare l’alternativa sostenibile al branzino selvatico.
#EMERGENTECHEF2025 A ROMA
Roma è stata la cornice scelta per la seconda semifinale di EmergenteChef 2025, corrispondente alla selezione per il centro e sud Italia. In totale, 17 giovani chef under30 anni hanno presentato i loro piatti ad una giuria composta da giornalisti e specialisti del settore gastronomico. La giuria ha avuto l’arduo compito di selezionare, tra tutti, i 4 finalisti che si sfideranno nella finale del 2025 insieme ai 4 selezionati nella semifinale della selezione nord tenutasi lo scorso ottobre a Milano. Gli chef selezionati sono stati: Sabino Calabretto (Tenerumi* presso il Therasia Resort Sea & Spa a Vulcanello, Messina), Pietro Giudici (Arnolfo** a Colle Val d’elsa, Siena), Matteo Faenza (Mogano Ritual Lab a Formello, Roma) e Alessio Currò (Il cappero* a Vulcanello, Messina).
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La semifinale si è svolta presso l’istituto ELIS, centro di formazione dove si insegnano i diplomi dell’istituto alberghiero di Roma. Il centro dispone di attrezzature moderne e cucine industriali dotate di un sistema di telecamere collegate ad ogni postazione degli chef. Questo ha permesso un collegamento in diretta tra la cucina e la giuria per tutta la durata del concorso consentendo di godere in diretta della preparazione delle ricette. Allo stesso modo, il personale docente, chef e studenti del centro, hanno collaborato per tutto il concorso come supporto in cucina, impiattamento e servizio in sala.
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IL BRANZINO AQUANARIA HA BRILLATO DURANTE LA GARA
Durante la seconda giornata, il branzino Aquanaria è stato il vero protagonista del concorso, come ingrediente obbligatorio, di uno dei due piatti dei concorrenti. Le ricette presentate si sono distinte per il massimo rispetto delle caratteristiche del branzino e per il buon utilizzo di tutte le sue parti, soprattutto del suo apprezzato grasso. Inoltre, durante queste due giornate i partecipanti hanno potuto provare le preparazioni di branzino a crudo sia nel nostro corner, sia durante la cerimonia di premiazione finale a cura di un nostro sushi chef.
![Corner sushi Aquanaria](https://www.aquanaria.com/wp-content/uploads/2024/10/IMG_2279-Mediano.jpeg)
Ecco il risultato del fantastico lavoro svolto dai giovani chef presenti:
- “Branzino Aquanaria, caffe, avocado e tartufo” di Alessandro Gallo (ristorante Le Logge a Siena). Una proposta di branzino alla griglia su un’originale salsa al caffè e condito con un croccante di pelle di branzino.
![Lubina y café](https://www.aquanaria.com/wp-content/uploads/2024/10/IMG_2129-Grande-1024x1024.jpeg)
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- “Come una volta” di Erica Panosetti (ristorante Villa Maiella* a Guardiagrele, Chieti). Un succoso branzino in tempura arricchito con salsa Ponzu.
![Lubina en tempura](https://www.aquanaria.com/wp-content/uploads/2024/10/IMG_2151-Grande-1024x1024.jpeg)
![Erica Panosetti](https://www.aquanaria.com/wp-content/uploads/2024/10/IMG_2160-Grande-1024x1024.jpeg)
- “Tiradito all’italiana” di Matteo Faenza (ristorante Mogano Ritual Lab a Formello, Roma). In questa versione “italianizzata” del tiradito, il lime è stato sostituito dal limone e non è stato utilizzato il coriandolo.
![Tiradito a la italiana](https://www.aquanaria.com/wp-content/uploads/2024/10/IMG_2165-Grande-1024x1024.jpeg)
![Matteo Faenza](https://www.aquanaria.com/wp-content/uploads/2024/10/IMG_2171-Grande-1024x1024.jpeg)
- “Branzino Aquanaria, midollo e limone” di Domenico Perna (ristorante Pepe Rosa, Capo d’Orlando, Messina). Questo piatto mostra già nell’impiattamento l’idea di massimo utilizzo che viene eseguita attraverso l’uso delle lische, per fare la salsa, e della pelle, che viene rosolata con il miele e utilizzata come elemento decorativo.
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- “Branzino Aquanaria scottato e cavolfiore in due consistenze, aglio nero accompagnato da un piccolo bignè farcito con gelato alla camomilla pistacchio ed il suo fumetto” di Pietro Centipiani (Anastasia bistrot,a Scandicci, Firenze). Il lomo di branzino alla griglia con cavolfiore in due consistenze accompagnati da frittelle glassate con il brodo di branzino.
![Lubina con coliflor](https://www.aquanaria.com/wp-content/uploads/2024/10/IMG_2218-Grande-1024x1024.jpeg)
![Pietro Cientipiani](https://www.aquanaria.com/wp-content/uploads/2024/10/IMG_2206-Grande-1024x1024.jpeg)
- “Omaggio alla mia terra adottiva” di Vincenzo D’Alessandro (Rossellini’s* Palazzo d’ Avino a Ravello, Salerno). Un piatto dove tutti gli ingredienti vengono utilizzati: il fiore di zucca per avvolgere un filetto di branzino confit accompagnato da una salsa fatta con il grasso del branzino stesso.
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- “Branzino e finocchio marino” di Alessio Currò (ristorante Il Cappero* a Vulcanello, Messina). Un altro esempio in cui il branzino è stato utilizzato in tutte le sue parti: un filetto confit accompagnato da una salsa fatta con il fumetto della testa e un’emulsione della sua pancia condita con succo di limone.
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- “Branzino, fagiolo, poverello del Pollino e cime di rapa” di Luca Santoro (ristorante Dattilo*a Crotone). Lo chef presenta il lomo di branzino condito e accompagnato da una purea di fagioli del Pollino e cime di rapa.
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L’IMPEGNO DI AQUANARIA
Per Aquanaria sostenere eventi gastronomici che incoraggino le nuove generazioni di chef è sempre stimolante e gratificante. Continueremo a promuovere questo tipo di eventi che permettono di far conoscere il nostro progetto alle nuove generazioni di giovani chef di tutto il mondo, contribuendo così a disegnare un futuro promettente per la gastronomia.
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