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Così è andata Madrid Fusión 2019

Di: Carmen,
8 Febbraio, 2019

Madrid Fusión 2019 ha spento i fornelli e chiuso le porte lo scorso mercoledì 30 gennaio, lasciandoci con il ricordo di tutti gli odori, sapori, colori salse, suoni, farine, risotti, testure… una edizione molto speciale nella capitale spagnola, che iniziava carica di aspettative con il suo slogan “Riformulando la cucina: cambiano le norme”, cosa che ha influenzato le masterclass degli chef, molti dei quali hanno percorso molti kilometri per poter sorprendere con le loro performance.

Il Palazzo Municipale dei Congressi ha accolto, nel corso di questa XVII edizione, 107 relatori e grandi e prestigiosi chef come Ferran Adrià de El Bulli Foundation, Dabiz Muñoz di DiverXo, Javi Estévez di La Tasquería o Mario Sandoval di Coque, tra gli altri, oltre, naturalmente, agli chef che hanno partecipato alla nostra sessione “BRANZINI” Julián Mármol di Yugo de Bunker e Enrique Valentí di Marea Alta. Una performance durante la quale il pubblico è rimasto affascinato dalla versatilità del nostro prodotto e dalla creatività degli chef.

I presenti hanno voluto ammirare da vicino e provare le ricette a base del nostro prodotto:da un lato, il sorprendente piatto di Enrique Valentí, che ha stupito Madrid Fusión trattando il branzino e presentandolo come un’anatra alla pechinese, con un virtuoso lavoro con la pelle del branzino, e dall’altro, la gustosa tartare preparata dal nostro chef con una Stella Michelin Julián Mármol.

Branzino ispirato all’anatra alla pechinese, laccato con un mare e montagna di rostì di pollo, battezzato come Catalan Hoisin. Per Valentí, “il branzino Aquanaria è perfetto per le tecniche e le cotture necessarie in questa ricetta, grazie alla sua proporzione di grasso”. Lo chef ha definito il prodotto come “un prodotto di qualità, sostenibile e che si anticipa al futuro della pesca in mare”.

 

Tartaro di branzino con pilpil marino e il suo collagene, una ricetta di Julián Marble per la quale “la trama e l’infiltrazione del branzino di Aquanaria sono perfetti”. Inoltre, ha evidenziato il suo sapore naturale, “che permette di elaborare ricette di alto livello”

Con la collaborazione di un fishman che preparava piccoli e gustosi assaggi per i presenti, il prodotto è stato degustato da tutti e condiviso ampiamente sulle reti sociali. Ancora una volta, il prodotto ha dimostrato che proviene da un processo di pesca che cerca di generare meno stress possibile all’animale, al fine di curare la qualità del prodotto e potenziare la sua freschezza e sapore finale. È per questo motivo che è ideale per qualunque tipo di preparazione.

Un appuntamento gastronomico che ricorderemo per sempre, dove la qualità è stata riconosciuta e ha lasciato traccia di sé.

Arrivederci all’anno prossimo!

 

 

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